Ma la bellezza, la vera bellezza,
finisce là dove comincia un’espressione intellettuale.
Oscar Wilde – Il ritratto di Dorian Gray
Quando
Lord Henry Wotton e Basil Hallward entrarono, videro Dorian Gray.
Sedeva al pianoforte, era di spalle, e sfogliava un volume sulle qualità
ornitologiche dell’Amazzonia orientale. Dovrai prestarmele, Basil -
gridò - vorrei impararle. Sono proprio incantevoli -. Basil Hallward
batté un colpo di mani per attirare la sua attenzione e Dorian fece un
giro sul seggiolino del pianoforte – dipende da come poserai per me oggi
– rispose Basil ridendo – intanto ti presento il mio amico Lord Henry
Wotton – Dorian arrossì e si ricordò di non aver spinzettato le
sopracciglia di mattina e immaginò i peli che gli disegnavano delle
curve sulla fronte, che si univano al centro, proprio sopra gli occhi;
mise immediatamente una mano a coprire tutto. Lord Henry lo stava
studiando – signor Gray – disse – ho sentito veramente parlare molto di
lei, ma non immaginavo così tanto fascino in un giovane di soli
diciassette anni – Dorian sorrise, corse in bagno e tornò cinque minuti
dopo per mettersi in posa.
Cinque,
sei, sette tentativi non erano serviti a nulla, Basil non era mai
contento del ritratto, c’era sempre un dettaglio che lo rendeva
orribile: una gobba al naso, l’occhio destro storto, la fronte piccola e
una pancetta che Dorian non aveva ma che lui continuava a ritrarre, e
all’ottavo tentativo lanciò il pennello dando la colpa al giovane che,
spazientito, si alzò e scappò piangendo.
La
sera, dopo essersi calmato, Dorian si fece qualche autoscatto riflesso
nello specchio di casa sua, provò varie pose, prima il dito in bocca,
poi lo sguardo sensuale e infine a labbra unite come a baciare qualcuno,
e quando riuscì a caricare le tre foto sul suo profilo online,
ricevette un mi piace per ogni scatto da parte di una certa Sibyl
Vane e un commento di Basil che diceva “non voglio più vederti. Ora ti
blocco!”. Il giovane Dorian decise di chiudersi in casa per sempre ma
mai cambiò quella foto che lo ritraeva perfettamente come aveva sempre
voluto.
Ingredienti:
un ragazzo dal pianto facile
una pinzetta per le sopracciglia
uno smartphone con accesso a internet
uno specchio
un pittore incompetente
(Federico Orlando – Oscar Wilde)